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A seguito della sentenza della Corte Costituzionale n. 37/2015, che ha
dichiarato illegittimo il D.L. n. 16/2012 (Disposizioni urgenti in
materia di semplificazioni tributarie, di efficientamento e
potenziamento delle procedure di accertamento), la nomina dei funzionari di AdE che hanno firmato gli atti di accertamento deve ritenersi nulla
con effetto retroattivo. Ne consegue che, alla data in cui sono stati
formati e firmati gli atti prodromici, i funzionari erano privi dei
poteri per poter impegnare e rappresentare l’Ufficio territoriale
dell’Agenzia delle Entrate. La sentenza di mercoledì della Corte Costituzionale, con cui sono state annullate le nomine di 1.200 funzionari dell'AdE al ruolo di dirigente per assenza di pubblico concorso, pone il problema dei possibili effetti sugli atti di accertamento firmati da tale personale privo di poteri.
Ora, di conseguenza, potrebbero risultare nulle anche gli avvisi di accertamento firmati dagli stessi, poiché si tratterebbe di atti illegittimi provenienti da soggetti non legittimati.
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